Pagine

domenica 16 gennaio 2011

C'è un'alternativa

Il mondo è ricco di materie prime, di tecnologie, di conoscenze e di capacità umane, al punto che se il mondo fosse organizzato in un modo differente, tutti potrebbero godersi una vita soddisfacente in assenza di povertà.

Perché non riorganizziamo la società in modo da ottenere i benefici di questi progressi scientifici? Perché tutti i governi (che la gente mette al potere) cercano soluzioni all’interno della struttura del sistema sociale basato sul denaro, sulle retribuzioni e sulla compravendita.

La storia ci mostra che il capitalismo fu istituito da una minoranza di persone (i proprietari del capitale) per dirigere nell’interesse di quella minoranza. Se tutti avessimo abbastanza capitale, non saremmo obbligati a diventare schiavi salariati – quindi chi farebbe tutto il lavoro?

Pertanto, se non c’è profitto, non c’è produzione e non c’è nessuna disponibilità. Questo è il modo in cui il sistema attuale funziona! Se non puoi permetterti qualcosa, devi farne a meno.

Alcune persone (siccome sono state stimolate a pensare solo in termini di denaro, retribuzioni e compravendita) rifiuteranno sicuramente qualsiasi alternativa etichettandola come un sogno remoto. Altre sosterranno che la natura umana la renderebbe impossibile.

È essenziale che si capisca e si creda nella capacità della gente di cambiare, altrimenti si finisce per abbandonare qualsiasi possibilità di un cambiamento serio nella società.

L’alternativa è il mondo che appartiene a tutta la sua gente, producendo le cose di cui abbiamo bisogno per vivere e goderci la vita. Soddisfacendo direttamente i bisogni della gente! Ciò significa niente denaro, retribuzioni e compravendita.

Perché dovremmo riacquistare quello che abbiamo prodotto collettivamente?

Questo antiquato sistema di razionamento deve sparire. C’è un mondo di abbondanza per cui lavorare. Il lavoro sarebbe cooperativamente organizzato su basi volontarie. Tutti avrebbero libero accesso a ciò di cui hanno bisogno, e avrebbero un’equa voce e voto in decisioni che influirebbero sulla loro vita.


L’Avvento e il Declino del Denaro

Molte persone pensano che il denaro sia sempre esistito e perciò che esisterà per sempre. Sbagliato.

Gli esseri umani hanno vissuto su questo pianeta per centinaia di migliaia di anni senza usare il denaro. Quando erano affamati, mangiavano. Quando erano assetati, bevevano. Qualsiasi cosa che era disponibile per chiunque era disponibile per tutti.

Non era il paradiso, perché il cibo era scarso, e le comunità in crescita erano alla fine obbligate dalla scarsità a competere per vivere.

In primo luogo avvenne l’invenzione dell’agricoltura, e la conseguente necessità di difendere la terra, o proprietà, su cui i raccolti venivano coltivati.

Benché questo diede alle comunità più stabilità e crescita, l’agricoltura e l’allevamento di animali non potevano da soli fornire tutto quello di cui avevano bisogno per svilupparsi come culture. Perciò avevano la necessità di associarsi con altre comunità e di ottenere le loro risorse. Ma nella nuova cultura della proprietà non ci fu mai più la libertà di prendere qualsiasi cosa che era disponibile.

E quindi iniziò lo scambio di prodotti conosciuto come commercio. E benché alcune società piuttosto avanzate dell’età del bronzo riuscissero a commerciare molto bene usando il baratto (per es. gli egiziani), era un modo estremamente scomodo di eseguire le transazioni. Con l’avvento dell’Età del Ferro, per la prima volta del metallo economico fu abbondante, e il conio fu lentamente introdotto per facilitare il commercio.

La civiltà è da allora cresciuta sulla schiena di questo commercio, la cui sofisticazione fu resa possibile dall’invenzione del denaro. Per le menti moderne quindi, la civiltà poggia sul denaro. Questo è un fraintendimento. Infatti è solo il commercio che poggia sul denaro. La civiltà poggia sicuramente sulla distribuzione di beni materiali, ma la distribuzione e il commercio non sono la stessa cosa, proprio come il dare e il vendere.

Le moderne società industriali ci hanno dato i mezzi per liberarci per sempre da quella scarsità che ha sempre incalzato i nostri antenati. Il denaro non è più una caratteristica necessaria o logica della società, e solo una piccola minoranza trae benefici dalla sua presenza.

Nella storia molte cose sono diventate antiquate, come il motore a vapore e le penne d’oca.

Il denaro sta per unirsi a loro.

(Traduzione di un volantino del partito inglese del MSM)

Nessun commento:

Posta un commento