L'invenzione della scarsità
La risposta a questa domanda ha molteplici sfaccettature. Ma, in generale, una tale trasformazione può essere avvenuta solo come risultato di fattori ambientali che hanno spinto le persone verso la sicurezza immaginata, maggiore e più a lungo termine, che le scorte più abbondanti di cibo e altri materiali derivanti dall'agricoltura sarebbero state in grado di produrre. Il problema è che, una volta accaduto, non c'era più un ritorno ovvio, poiché ciò portò con sé la creazione di gerarchie, Stati e il governo di quei pochi che nelle società precedenti sarebbero stati considerati antisociali per le loro tendenze dominanti. Quella minoranza avrebbe ora avuto molto più libero sfogo per i propri comportamenti devianti, con conseguenti lotte per il potere, lo sviluppo di classi, governanti e governati, e l'emergere di quelli che vennero considerati ordini naturali guidati da re, imperatori, faraoni e sommi sacerdoti, con la maggioranza che viveva a un livello di sussistenza inferiore a quello dei cacciatori-raccoglitori ("l'invenzione della scarsità", è stata definita). Ciò a sua volta ha dato origine a sistemi sociali predatori su vasta scala (prima la schiavitù, poi il feudalesimo e ora il capitalismo) in cui la maggioranza è stata tenuta sotto controllo da piccole minoranze privilegiate, sia attraverso la minaccia della violenza da parte di autorità superiori e/o attraverso costrutti ideologici o cortine fumogene come la lealtà tribale o il nazionalismo.
