mercoledì 24 dicembre 2025

Violenza e guerra: sono inevitabili? Una visione a lungo termine


È ormai ampiamente accettato che, per oltre 200.000 anni, i cacciatori-raccoglitori, esseri umani come noi, abbiano vissuto in società egualitarie. Allora perché, a partire da circa 12.000 anni fa, la maggior parte di loro, in un periodo di tempo relativamente breve, ha abbandonato quello stile di vita per l'agricoltura stanziale e, così facendo, ha adottato un diverso stile di vita e nuove strutture sociali, dove una gerarchia di dominio di pochi ha iniziato a sostituire l'uguaglianza per tutti, portando a sfruttamento, schiavitù, violenza e guerra?

L'invenzione della scarsità

La risposta a questa domanda ha molteplici sfaccettature. Ma, in generale, una tale trasformazione può essere avvenuta solo come risultato di fattori ambientali che hanno spinto le persone verso la sicurezza immaginata, maggiore e più a lungo termine, che le scorte più abbondanti di cibo e altri materiali derivanti dall'agricoltura sarebbero state in grado di produrre. Il problema è che, una volta accaduto, non c'era più un ritorno ovvio, poiché ciò portò con sé la creazione di gerarchie, Stati e il governo di quei pochi che nelle società precedenti sarebbero stati considerati antisociali per le loro tendenze dominanti. Quella minoranza avrebbe ora avuto molto più libero sfogo per i propri comportamenti devianti, con conseguenti lotte per il potere, lo sviluppo di classi, governanti e governati, e l'emergere di quelli che vennero considerati ordini naturali guidati da re, imperatori, faraoni e sommi sacerdoti, con la maggioranza che viveva a un livello di sussistenza inferiore a quello dei cacciatori-raccoglitori ("l'invenzione della scarsità", è stata definita). Ciò a sua volta ha dato origine a sistemi sociali predatori su vasta scala (prima la schiavitù, poi il feudalesimo e ora il capitalismo) in cui la maggioranza è stata tenuta sotto controllo da piccole minoranze privilegiate, sia attraverso la minaccia della violenza da parte di autorità superiori e/o attraverso costrutti ideologici o cortine fumogene come la lealtà tribale o il nazionalismo.