domenica 18 luglio 2010

Movimento Socialista Mondiale non significa Craxi o Unione Sovietica

I termini Socialista, Comunista e Marxista sono oggigiorno usati troppo spesso a sproposito.

Essere Socialista, in Italia, per molte persone significa, aver fatto parte o aver votato per il PSI di Bettino Craxi, partito corrotto e travolto dallo scandalo mani pulite. Essere Comunista, sempre in Italia, significa per molti aver fatto parte o aver votato per il PCI, partito gerarchico e centralizzato filo sovietico (Lenin e Stalin), sgretolatosi nel 1989 con la caduta dell’Unione Sovietica. Essere Marxista, in Italia come nel mondo, significa, per molti essere Socialista o Comunista. Ad ogni modo la maggioranza dei lavoratori non ha un’idea chiara dell’originale significato di questi tre termini.

Ai tempi di Marx e Engels e di altri fondatori del Movimento Internazionale dei Lavoratori i termini socialista e comunista significavano la stessa cosa e venivano usati come sinonimi. È dopo che Marx (con l’aiuto economico e intellettuale di Engels) analizzò la società spiegandone il funzionamento e le sue contraddizioni che il Movimento Internazionale dei Lavoratori adottò ufficialmente l’analisi marxiana (proveniente direttamente da Marx).

In poche parole Marx ed Engels spiegavano che la società (capitalista) si basa sul profitto e che questo deriva dal lavoro non pagato ai lavoratori. I padroni della produzione di merci e di servizi quindi si arricchiscono sulle spalle dei lavoratori. Il socialismo o comunismo che Marx ed Engels avevano in mente era quindi una società non basata sul profitto, ma, una società dove il lavoro fosse socializzato, ovvero dove il frutto del lavoro andasse alla società intera e non al profitto dei padroni. Dopo la scomparsa di Marx ed Engels l’analisi marxiana fu portata avanti e sviluppata dai loro sostenitori in diverse direzioni diventando marxismo. Alcuni di questi sostenitori si allontanarono talmente dall’analisi di Marx ed Engels che ne tradirono le basi, ma continuarono a chiamarsi marxisti, socialisti o comunisti. Per questo motivo questi tre termini oggigiorno hanno perso il loro significato originale.

Il Movimento Socialista Mondiale è un movimento socialista o comunista come inteso da Marx ed Engels nel loro Manifesto del Partito Comunista del 1848.

I comunisti si distinguono dagli altri partiti dei lavoratori solo per questo:

  1. Nelle lotte nazionali dei proletari (lavoratori) dei diversi paesi, i comunisti sottolineano e portano avanti gli interessi comuni di tutto il proletariato (la classe lavoratrice), indipendentemente dalla loro nazionalità.
  2. Nelle varie fasi di sviluppo che la lotta della classe lavoratrice contro la borghesia (i padroni) deve attraversare, i comunisti sempre e ovunque rappresentano gli interessi del movimento (dei lavoratori) come un'unica cosa.

Per questo motivo il Movimento Socialista Mondiale si considera marxista.
Il Movimento Socialista Mondiale… ha sempre definito il socialismo come una società democratica, senza denaro, estesa a tutto il mondo, fondata sul libero accesso di tutti alle ricchezze secondo i bisogni autodeterminati di ognuno. Ha sempre dichiarato che il socialismo può essere realizzato soltanto con mezzi democratici: quando una vasta maggioranza voterà consapevolmente per abolire il sistema sociale esistente sostituendolo con un altro, interamente nuovo, profondamente diverso.

Lavoratori e disoccupati d’Italia unitevi a quelli del resto del mondo nella lotta contro i padroni.

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