In questo periodo di crisi strutturale, in cui la classe dominante corrotta imbarazza addirittura le altre borghesie mondiali, il fascismo imperversa ostentando con forza la sua grettezza. Come di consueto il governo protegge e alimenta questa ondata di fascismo.
È proprio ora che dobbiamo avvalerci della storia la quale ci ricorda che quello che oggi può sembrare una semplice ricorrenza è stata ed è un momento di lotta.
Torniamo al primo Maggio 1920, quando l’arditismo e il fascismo erano incoraggiati e foraggiati dalla classe dominante al fine di chetare le rimostranze socialiste.
Solo in quel giorno si contarono in Italia 10 morti e più di 70 feriti, insomma, una vera e propria strage. A Torino più di cento mila persone si riversarono in piazza per celebrare la festa (a quel tempo non riconosciuta) dei lavoratori. In corso Siccardi la guardia regia aprì il fuoco sul corteo uccidendo gli operai D. Arduino e M. Dotto, provocando più di 50 feriti. A Pola in Istria i bersaglieri aprirono il fuoco su un corteo di giovani socialisti uccidendo 4 dimostranti e ferendone altri 20. A Bagnara di Romagna nel forlinese il muratore anarchico L. Baroncini fu ucciso dai carabinieri. A S. Severo in provincia di Foggia una donna restò uccisa a seguito di scontri tra socialisti e nazionalisti, similmente a Brendola in provincia di Vicenza un leghista rosso perse la vita durante gli scontri tra socialisti e popolari. In fine a Paola in provincia di Cosenza gli scontri tra socialisti e popolari tolsero la vita al capolega cattolico De Seta (informazioni tratte dall’ottimo libro di Fabio Fabbri, Le origini della guerra civile, UTET, 2009).
Gli anni passano e molte cose si dimenticano, ma finché il sistema capitalista non è sovvertito, i lavoratori si troveranno davanti al bivio, prendere coscienza e lottare per un mondo migliore, o asservirsi all’ideologia dell’odio. La quale é nazionalista (se non regionalista) e intollerante (ovvero razzista) e quindi piace tanto ai padroni.
Lotta al fascismo, lotta al capitale!
Buon Primo Maggio dal MSM